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SMART COMMUNITY

UVAM, cosa sono e quali sono i vantaggi per i consumatori

Il consumatore al centro nel progetto pilota UVAM di Enel X, con un ruolo attivo nei servizi di flessibilità della Rete

Le UVAM, Unità Virtuali Abilitate Miste, possono essere costituite da un insieme di siti in grado di modulare, attraverso un aggregatore, la propria produzione e il proprio consumo di energia elettrica, andando a rappresentare di fatto un impianto di generazione/consumo virtuale. La sperimentazione delle UVAM nasce proprio dalla volontà di consentire a diverse tipologie di risorse di partecipare al mercato dei servizi di dispacciamento (tra queste risorse possono essere anche inclusi gli impianti fotovoltaici residenziali collegati ad un sistema di accumulo) in un progetto più ampio che mira a distribuire, anziché a centralizzare, la regolazione del Sistema elettrico nazionale.
Enel X ha avviato un progetto pilota UVAM in Lombardia che include i possessori di sistemi di accumulo residenziali, attraverso cui è possibile fornire servizi di riserva terziaria e di bilanciamento.
“Innanzitutto - spiegano Francesco Reale e Alessandra Martino di Enel X, per fare il punto sulla sperimentazione - siamo confidenti che la tecnologia sviluppata e messa in campo finora superi tutti i test attesi, inoltre ci aspettiamo che potrà in seguito essere applicata anche ad altri asset (veicoli elettrici, carrelli elevatori, etc); prevediamo in futuro di aggregare un alto numero di batterie residenziali e allo stesso tempo di essere in grado di fornire il servizio richiesto in modo tale che a Terna appaia come erogato da un’unica entità e non dall’aggregazione di tante piccole unità, minimizzando parallelamente l’impatto sul singolo cliente residenziale.”


“In secondo luogo – continuano - vorremmo dimostrare come le batterie possano essere utilizzate non solo per fare autoconsumo, ma anche per fornire servizi di flessibilità alla Rete consentendo al cliente residenziale di essere remunerato per la sua partecipazione al mercato dei servizi di dispacciamento.”
In questi obiettivi è inclusa una intera visione su come Enel X può - e lo sta già facendo in una certa misura - cambiare il panorama dell’energia, valorizzando anche il ruolo delle fonti rinnovabili, caratterizzate da disponibilità variabile che talvolta ne rendono difficile la previsione. Quando però si aggregano molti siti (di produzione e/o consumo), ecco che diventa possibile avere previsioni molto più affidabili. “Nel medio periodo - hanno spiegato i due esperti - stiamo lavorando sulla possibilità di rendere ‘Aggregation Ready’ le batterie vendute da Enel X, in modo da avere la base clienti più larga possibile. E inoltre vogliamo verificare la possibilità di partecipazione ad altri servizi, in modo da poter estrarre quanto più valore possibile da un asset flessibile come le batterie”.


In ENEL X lavoriamo per dare una chiara prospettiva commerciale al progetto delle UVAM e contestualmente “proponendo fin da ora batterie aggregabili, cosicché nel momento in cui si aprirà il mercato saremo pronti per proporre la partecipazione al servizio a tutti i nostri clienti”.

Quali sono le evoluzioni delle batterie residenziali nell’ambito del progetto UVAM?

Il progetto guarda anche oltre, a Unità Virtuali che abbiano una forte connotazione per lo storage, ad esempio per la fornitura di “Fast-Reserve”. Il programma di riserva ultra-rapida “Fast-Reserve” - hanno precisato Reale e Martino, si riferisce a un servizio di modulazione rapida dell’immissione/prelievo basato sul monitoraggio della frequenza di rete, al fine di contribuire alla stabilità e sicurezza del sistema. Attualmente le batterie residenziali non sono idonee a fornire il servizio di Fast-Reserve, in base ai vincoli e requisiti previsti. Riteniamo però che debba essere valutata la possibilità di prevedere ulteriori servizi remunerati, utili per la gestione della rete, con vincoli e performance più adatti ai sistemi di accumulo di piccola taglia, per consentire al sistema elettrico di beneficiare anche del contributo di tali dispositivi”. Perché le batterie sono un asset il cui potenziale non è ancora del tutto espresso - “Come se avessimo una Ferrari e la tenessimo ferma in garage” per usare la metafora di Francesco Reale e che, nel caso di impianti più grandi, come quelli delle piccole e medie imprese italiane, potrebbero spalancare un’ulteriore opportunità di creare valore, oltre che fornire apporto ancora più rilevante alla Rete.

 

Restando però a quanto è già possibile fare, nell’ottica dei clienti residenziali, un tema decisivo è quello della remunerazione degli accumuli. In linea di principio le batterie potranno abilitare anche scenari di scambio tra clienti, anche se, occorre precisare - a oggi tale tipo di interscambio non è permesso dalla normativa”. Ma fin da oggi esistono strumenti di fidelizzazione rivolti ai clienti che sono indipendenti dalle decisioni del Legislatore in tema di remunerazioni. "Enel X ha pensato a dei vantaggi rivolti ai propri clienti. Infatti i clienti residenziali che aderiscono all’iniziativa entrano di diritto nella nostra Smart Community - hanno concluso Francesco Reale e Alessandra Martino - dove, qui su www.enelxstore.com", potranno essere aggiornati mensilmente sulle performance dei loro impianti; inoltre il cliente come membro della Smart Community può accedere a una serie di iniziative che gli consentono di guadagnare punti (conteggiati in kWh virtuali). Questi sono poi convertibili in voucher spendibili in prodotti e servizi offerti da Enel X, come ad esempio per la ricarica della macchina elettrica attraverso la App JuicePass o altri prodotti disponibili su www.enelxstore.com, ad accezione dei servizi in abbonamento”.

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